Apre Dzeko, poi ci pensa El Shaarawy per mandare al tappeto l’Udinese Terza vittoria consecutiva e aspirazioni da vertice.
La Roma non si ferma e, con la terza vittoria consecutiva, tiene saldamente il passo delle due battistrada, Juventus e Napoli. La squadra del neo tecnico Di Francesco prende ogni settimana di più, sembianze e caratteristiche chiare. Richiamo alle idee tattiche di un allenatore che ha dimostrato di potersi meritare una grande occasione. Una chance capitatagli proprio con i tanto amati colori giallorossi. Eppure, un inizio in salita aveva minato le iniziali gioie. Oggi, in molti potranno ricredersi, questa Roma c’è e vuol continuare a stupire. E’ bastato un tempo per sbarazzarsi dell’ingombrante confronto con la coriacea Udinese. Bomber Dzeko mette la sua firma, poi ci pensa El Shaarawy a chiudere la pratica. Inutile e sul gong, il gol bianconero, che non cambia la storia della sfida.
LA GARA – Inizio in discesa grazie alla solita e ormai proverbiale aggressività di Nainggolan, che va a sradicare un pallone dai piedi di un avversario al limite dell’area ospite. La sfera schizza dalle parti di Dzeko, che non si fa pregare per il piattone che porta avanti i giallorossi. Poi la punta si trasforma in assist man. Vola via ad un avversario dall’out di sinistra dell’area bianconera, prima di servire al centro un’ottima palla per El Shaarawy, che ringrazia e con un morbido tocco d’esterno realizza il raddoppio. Udinese al tappeto, Roma che dilaga per idee, gioco e dinamismo. Siamo ancora nel primo tempo quando Perotti prova la rabona per liberare un compagno nel cuore dell’area, in quel momento sguarnita. Larsen inventa un gran pasticcio ed El Shaarawy da falco dell’area di rigore (appena scoperto) si tuffa sulla sfera e anticipa l’uscita di Bizzarri, prima del doppio fischio che manda le squadre negli spogliatoi. Nella ripresa c’è anche spazio per un clamoroso palo, su calcio di rigore, colpito dal solito Perotti. Gol sbagliato, gol subito. Anche in questo caso vale, perché dall’altra parte una bella imbucata libera la corsa di Larsen – che riscatta in parte l’erroraccio commesso in occasione del 3-0 della Roma – che segna il suo primo gol in Italia. Quando il signor Massa decreta la fine della sfida, l’unico a disperarsi è Perotti, che rivede il palo colpito pochi minuti prima, senza dimenticarsi di partecipare alla festa per una vittoria comunque importante. La Roma c’è e fa sentire la sua forza nelle sfide a distanza con Juventus e Napoli, aspettando il recupero con la Sampdoria, ma con la testa già alla Champions.