A Piazza San Pietro ha suscitato grande emozione e commozione l’inaugurazione del Presepe, offerto dall’abbazia territoriale di Montevergine. Un altro momento culminante della serata è stata l’illuminazione dell’albero di Natale, donato dall’arcidiocesi di Elk.
L’albero ed il Presepe rimarranno illuminati fino alla notte di domenica 7 gennaio 2018, giorno in cui si commemora il Battesimo del Signore e si conclude, nella liturgia, il Tempo di Natale.
Le decorazioni sono state realizzate da piccoli pazienti oncologici e da bimbi provenienti dalle zone terremotate. Il presepe è ispirato alle opere di misericordia
«Ogni anno il presepe e l’albero di Natale – ha detto il Papa – ci parlano col loro linguaggio simbolico», sono i «segni della compassione del Padre celeste, della sua partecipazione e vicinanza all’umanità». «L’albero proteso verso l’alto ci stimola a protenderci verso i doni più alti», mentre «nella semplicità del presepe noi incontriamo e contempliamo la tenerezza di Dio, manifestata in quella del Bambino Gesù».
«Cari bambini – ha proseguito li Papa – il mio grazie è rivolto soprattutto a voi. Nei vostri lavori avete trasferito i vostri sogni e i vostri desideri da innalzare al cielo e da far conoscere a Gesù, che si fa
bambino come voi per dirvi che vi vuole bene. Grazie per la vostra testimonianza, per aver reso più belli questi segni natalizi, che i pellegrini e i visitatori provenienti da tutto il mondo potranno ammirare. Grazie, grazie».
“Il Natale del Signore – ha concluso il Papa – sia l’occasione per essere più attenti alle necessità dei poveri e di coloro che, come Gesù, non trovano chi li accoglie».