ROMA – Una settimana ricca di spunti interessanti, ritorni e conferme. Sorprese e primi scrisshiolii. Continua il dominio della Juventus (21 punti) in serie A, ma la Roma (16) ora fa sul serio. C’è il ritorno del Milan (16) tra le grandi; mentre perde colpi il Napoli (14) e il Torino (14) fa il colpo nel monday night. La capolista si sbarazza dell’Udinese (7), nell’anticipo del sabato, grazie ad un super Dybala. Perla su punizione, poi la freddezza dal dischetto per il baby fenomeno argentino, e la Signora guarda tutti dall’alto con cinque punti di vantaggio sulle inseguitrici. Il vero colpo, infatti, è quello della Roma, che strappazza a domicilio il Napoli, Dzeko ancora protagonista (e ora capocannoniere della serie A con sette realizzazioni). Un 3-1 secco, Sarri schiantato da Spalletti e cambio di guardia per la scelta dell’anti Juve.
La sorpresa, invece, è a tinte rossonere. Montella pare aver compiuto un vero miracolo, e con il Milan di stampo italiano e dalla bassissima età media (vedi Donnarumma e Locatelli titolari), mette alle corde, al Bentegodi, il Chievo (13), toccando quota sedici punti e coronando quello che, fino a pochi mesi fa, poteva sembrare utopia: Milan di nuovo tra le migliori squadre d’Italia. Altro colpo in trasferta, ed altro balzo in classifica. E’ la storia del Torino di Mihajlovic, che nel posticipo del lunedì ne rifila quattro al malcapitato Palermo (6) di De Zerbi. E per i granata si spalancano le porte del quarto posto, al fianco di Napoli e Lazio (14). Proprio la Lazio, invece, è protagonista di uno dei tanti pari di giornata. I biancocelesti, dopo una gara dove meritavano qualcosa in più, acciuffano il pareggio a recupero inoltrato, grazie ad un rigore trasformato da Immobile. Polemiche Bologna (11), ma i padroni di casa potevano recriminare per le tante occasioni non sfruttate. Una sconfitta, per la Lazio, sarebbe stata beffarda. Sogna il Cagliari (13) con la firma di Melchiorri.
Vittoria a San Siro contro un’Inter (11) in caduta libera, tra gioco latitante e polemiche fuori dal campo (leggasi caso Icarsi-tifosi). Il Sassuolo (12) fatica a sbarazzarsi del fanalino di coda Crotone (1). Falcinelli illude i calabresi, ripresi da Sensi e dal primo gol in serie A di Pietro Iemmello (lo scorso anno in Lega Pro con il Foggia). Si ferma il Genoa (12), che non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro la penultima della serie A, l’Empoli (5). Mentre respira il Pescara (7), che ferma una Sampdoria (8) ancora lontana dai livelli degli anni passati. Neppure Fiorentina (9) e Atalanta (10) si fanno del male. Ma, la squadra di Paulo Sousa esce dal Franchi tra i fischi dei propri tifosi. Una serie A sempre più avvincente e ricca di sorprese entra nel vivo. Ora bisognerà sbagliare sempre meno. I prossimi due mesi potrebbero già emanare verdetti importanti.