Buona prova della Lazio, ma all’Olimpico è festa Juve

Buona prova della Lazio, ma all’Olimpico è festa Juve

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ROMA – Una Lazio ordinata, ma poco concreta non riesce a fermare la Juventus.

La corazzata di Allegri, che parte con velleità da sesto scudetto in altrettanti anni, soffre la buona disposizione in campo e l’ottima copertura del 3-4-3 di Simone Inzaghi, ma cede al diagonale imprendibile di Khedira, liberato in area da Dybala al 21′ della ripresa.Biancocelesti migliorati nella fase difensiva, dove si registra l’esordio di Bastos, mentre appaiono meno illuminati in avanti, dove tornava Felipe Anderson con Immobile – aspettando la firma di Alessio Cerci, sbarcato a Fiumicino questa mattina.

LazioJuventus

Mister Inzaghi durante Lazio Juventus [Foto Martemucci]

Una Lazio che, tutto sommato, dimostra di essere una squadra dalle buone potenzialità, alcune ancora inespresse, ma il lavoro costante di mister Inzaghi inizia a portare buoni frutti. Ovviamente è presto per poter dare giudizi, ma strappare anche un solo punto a questa Juventus, anche ad inizio stagione pare davvero difficile, eppure i biancocelesti stavano per portare a casa il colpo grosso. Primo tempo bloccato, nell’afa di Roma si vede anche uno dei primi time out nel calcio italiano (fermi tutti per un minuto al 28′ del primo tempo).

La Juve prova a scardinare il muro laziale, ma grazie all’attenzione di difensori e centrocampisti, Marchetti corre pochi pericoli. In pieno recupero di prova Immobile con caparbietà e decisione, ma Buffon è attento. I primi dieci minuti della ripresa veleggiano sugli stessi ritmi del primo tempo.

Lazio Juventus

Il Goal di Khedira [Foto Martemucci]

Poche occasioni, tanto possesso palla ristagnante a metà campo. Si sveglia Mandzukic al 11′, ma la sua conclusione al volo è centrale, mentre il tap in di Dybala non trova lo specchio della porta. Al 20′ Allegri getta nella mischia anche Higuain per un impalpabile Mandzukic, ma è l’uomo del momento in bianconero, Khedira, a cambiare le sorti dell’incontro. Biglia buca l’intervento acrobatico sullo scavetto di Dybala, che raggiunge il suo compagno in piena area. Arresto e diagonale sul palo più lontano sono un gioco da ragazzi per il centrocampista tedesco, che supera Marchetti e porta in vantaggio la Juve. Dopo Milinkovic e Patric, Inzaghi manda in campo anche Djordjevic per provare l’assalto finale e trovare il gol del pareggio. La retroguardia bianconera però è impermeabile ed a Buffon non servono gli straordinari per tenere inviolata la sua porta. Dopo quattro minuti di recupero arriva il fischio finale dell’arbitro Guida. La Lazio esce sconfitta, ma a testa altissima contro i detentori degli ultimi cinque scudetti.

 

 

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