ROMA. Un giorno di 22 anni fa che resterà per sempre nel cuore e nella mente di centinaia di migliaia di tifosi. Una incredibile iniezione di amore, passione, coraggio. L’inizio di una tradizione, il “la” ad una canzone che ancora risuona dall’Olimpico sino nei vicoli più piccoli di Roma; il primo battito del figlio “calcistico” di un’intera città. Un cuore di Roma, un lupacchiotto che nessuno scorderà mai. Una parola fine comunque lontana dall’immaginario di chiunque. Francesco Totti il 4 settembre 1994 realizza il suo primo gol con la maglia della “Magica”. Il suo primo sigillo giallorosso.
Il primo gol con una maglia cucita addosso al Pupone. Esattamente 22 anni fa, Francesco Totti segna il suo primo gol ufficiale con la maglia dell’As Roma. Un 4 settembre del 1994 ancora nel cuore degli appassionati giallorossi, dai tifosi più veraci sino ai simpatizzanti. Nessuno può dimenticare un giorno che resterà nella storia di questa società per tanti anni. Un momento ancora negli occhi di chi ha avuto l’onore di essere allo stadio Olimpico di Roma quel giorno, quando andava in scena la prima di campionato tra i giallorossi, allenati da un grandioso Carlo Mazzone, e il Foggia di Zdenek Zeman.
Particolari che evidenziano l’importanza di questo momento nella storia più recente del club capitolino. Tanti personaggi che, tra grandi gioie e alcuni dolori, hanno messo nero su bianco il recente passato dell’As Roma. La scelta che ha cambiato la storia? Porta la firma del Guru degli allenatori italiani, il Carletto nazionale. Quel Mazzone sanguigno e coriaceo, quell’allenatore che agiva d’istinto, ma anche con grande cognizione e scelte molto attente. Il tecnico giallorosso, quel giorno, decise di schierare dal primo minuto un giovanissimo Francesco Totti. Il Pupone che di lì a qualche giorno, il 27 settembre, avrebbe raggiunto la maggiore età, avrebbe compiuto i fatidici 18 anni. Ma la maturità e il talento non sono legati di certo all’età e, difatti, il “piccolo” Francesco, quel giorno con il numero 9 sulla schiena, segna il gol del vantaggio con un tiro preciso e potente, sul quale il portiere del Foggia Franco Mancini non poté nulla. Era il primo capitolo del grande libro dell’As Roma scritto da Francesco Totti, che da quel giorno ha reinterpretato la storia della sua Roma, una storia che tutt’ora è in corso. Nell’amichevole di ieri, con il San Lorenzo, emblematici gli applausi che hanno accolto il suo ingresso in campo, proprio come emblematiche sono state alcune delle sue giocate, piede vellutato e cuore giallorosso. Bello l’assist servito per il gol di Keba, seguito dal suo grazie ai 13mila spettatori presenti a cui ha seguito un grandissimo applauso.Un finale da libro cuore, un finale da gladiatore buono, un finale strappalacrime con l’abbraccio dei bambini, corsi in campo a fine partita per confermare che l’eroe di una storia importante non muore mai, non si dimentica mai, non svanisce mai con il tempo. Resta e resterà sempre nel cuore di ogni giallorosso.