Roma. Si è svolta l’annuale manifestazione per i diritti delle persone Lgtqi ( (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer e intersessuali) in capitale.
Un concentrato di allegria, musica e colori tra parrucche e costumi la fa da padrone sui carri. Da Piazza della Repubblica si arriva a Piazza della Madonna di Loreto dove il bus inglese a due piani del coordinamento Roma Pride si trasforma in palco per gli interventi politici. Dai diversi rappresentanti del Campidoglio (il vicesindaco Luca Bergamo e l’assessore allo Sport Daniele Frongia in testa) a quelli della giunta regionale, da Susanna Camusso (Cgil) a Monica Cirinnà, madrina delle Unioni civili, a Renata Polverini, in tanti hanno aderito alla ventiquattresima parata arcobaleno della Capitale.
‘La mia libertà protegge la tua’; ‘Sesso, razza, credo: bello perché vario!; ‘Né Stato, né Dio sul corpo mio’. Sono alcuni dei cartelli che si leggono tra i numerosi partecipanti al Roma Pride. Bandiere, coroncine e cappelli arcobaleno colorano la piazza tra musica e balli.
Ad aprire il corteo lo striscione con impresso lo slogan della nuova edizione: ‘Corpi senza confini’.