Roma. Si è svolta questa mattina la presentazione romana di Trainspotting 2, dal 23 febbraio al cinema sequel del cult del 1996 interpretato dai ritrovati Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller e Robert Carlyle.
Traispotting 2 non è un adattamento di “Porno”, il romanzo sequel di “Trainspotting” di Irvine Welsh, ma qualcosa di più e di diverso, che racconta di Renton, Sick Boy, Spud e Begbie a vent’anni di distanza dagli avvenimenti del primo film.
“Parlare di loro dopo 9 o 10 anni, come nel romanzo di Irvine, non ci dava grandi spunti: sarebbe stato poco più di un recap, di un replica di quello che avevamo già detto nel primo film,” dice Boyle. “Ci abbiamo provato ad adattarlo, ma il risultato non ci soddisfaceva: non ne sarebbe venuto fuori un sequel che valeva la pena fare. Allora abbiamo aspettato, prendendoci dei rischi. Poi, su quella base, lo sceneggiatore John Hodge ha scritto un copione molto più personale: una storia sul tempo che passa, sulla sua accettazione, su come la mascolinità reagisce a tutto questo.”